Autopalpazione, il primo esame di prevenzione del tumore al seno
Pochi semplici gesti possono fare la differenza nella prevenzione al tumore al seno.
In un momento tipico della routine estiva come una doccia rinfrescante, basta qualche minuto e una corretta autopalpazione per tenere sotto controllo potenziali cambiamenti e irregolarità. Ecco come.
- Palpare l’intera mammella ed esaminare con cura la regione del cavo ascellare
- Comprimere il capezzolo per evidenziare l’eventuale presenza di una secrezione
- Guardarsi davanti a uno specchio sia con le braccia sollevate sia con le braccia appoggiate sui fianchi per valutare eventuali alterazioni cutanee o del capezzolo
- Ripetere le stesse manovre in posizione supina, con il braccio corrispondente al seno da esaminare in alto, piegato sotto la testa
- Se nel tuo seno avverti cambiamenti o irregolarità non allarmarti: può trattarsi di lesioni benigne. Consulta uno specialista che ti indicherà gli esami opportuni.
L’autopalpazione eseguita una volta al mese facilita la diagnosi precoce e aumenta la probabilità di guarigione. Ciò però non significa che ogni nodulo che viene tastato corrisponda automaticamente a un tumore al seno; anche le cisti possono essere la causa di una mutazione. Comunque, ogni nodulo palpabile dovrebbe essere esaminato da uno specialista.
Anche se generalmente il cancro al seno nella fase iniziale non causa alcun disagio, le donne possono percepire dei cambiamenti al proprio seno grazie a questo autoesame periodico, che deve essere effettuato tra il 7° e il 14° giorno del ciclo, quando è meno probabile che il seno sia gonfio e dolente. Per le donne che non hanno più le mestruazioni il consiglio è di scegliere un giorno facile da ricordare come il primo o l’ultimo giorno del mese.
È necessario prestare attenzione in particolare alle seguenti anomalie:
- Cambiamenti nella dimensione o nella forma del seno
- Differenza di dimensione tra i due seni apparsa di recente
- Retrazioni, pieghe o gonfiore del seno
- Anomalie della pelle, come arrossamenti, infiammazioni o pelle “a buccia d’arancia”
- Indurimento o presenza di noduli nel tessuto mammario
- Noduli o rigonfiamenti nella cavità ascellare
- Retrazioni o arrossamento dei capezzoli o secrezione di liquidi
- Dolori nella zona del seno
L’autoesame non sostituisce un esame medico o una mammografia per l’identificazione precoce del tumore al seno. In tutte le regioni sono disponibili programmi di prevenzione che invitano tutte le donne dai 50 anni in su a effettuare uno screening mammografico ogni due anni.